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Immobiliare: per 1 agente su 5 il business migliorerà nel 2016. Nel frattempo l’UE rilascia la Patente professionale

Agenti immobiliariIl 22% degli agenti immobiliari italiani, secondo un’indagine di BV Invest, crede che il proprio business godrà di un netto miglioramento in questo 2016 appena iniziato: un pensiero più che positivo, certo, se non altro perché sempre secondo lo stesso studio, il 63% del campione intervistato non è negativo in merito al prossimo futuro, e anzi pensa che il 2016 sarà stabile dal punto di vista delle compravendite come il 2015 appena trascorso. Il 15% rimanente pensa invece che le cose peggioreranno.

Quanto alle motivazioni che hanno ispirato le risposte positive, nel 43% dei casi si tratta della “maggiore apertura delle banche all’erogazione di mutui”, mentre nel 45% dei casi il motivo è “un miglioramento generale della condizione economica”. Il 12% degli agenti immobiliari intervistati ha poi invocato meno pressione fiscale sugli immobili, mentre sull’argomento investimenti, quasi quattro su dieci hanno affermato che punteranno principalmente su pubblicità e comunicazione (37%), e su tecnologia e innovazione (36%), mentre per il 27% di loro l’aspetto fondamentale su cui impegnare il budget è la formazione e l’aggiornamento. Proprio sulla formazione, la nota dolente di questa indagine: solo il 21% del campione intervistato dedica regolarmente tempo ad aggiornarsi, mentre il 53% lo fa poco, e il 26% quasi mai.

E a proposito di professionalità, la patente europea per alcune categorie professionali (agenti immobiliari compresi) è ora realtà: la European Professional Card (EPC) è infatti entrata in vigore, ufficialmente solo per infermieri, fisioterapisti, farmacisti, agenti immobiliari e guide alpine, ma altre carriere verranno presto inserite, fa sapere Elżbieta Bieńkowska, commissario per il Mercato interno, industria, imprenditoria e PMI. “Obiettivo della carta – spiega – è rendere possibile ai professionisti europei lavorare in qualsiasi luogo scelgano di vivere all’interno dell’Unione”. Questa “patente” elettronica permetterà infatti alle suddette categorie professionali di essere riconosciute in maniera equivalente in tutti i Paesi membri attraverso il sito del Sistema di Informazione del Mercato Interno (IMI). Per maggiori informazioni e per la registrazione si può consultare il sito Your Europe.

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