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“Reti e Aggregazioni immobiliari 2017”: la rinascita del franchising (+8.52%), la certezza dei sistemi MLS

“Gli agenti immobiliari sono i custodi delle informazioni del bene più prezioso per gli italiani, la casa: questa l’essenza dell’intervento di Roberto Barbato, presidente di Frimm S.p.A. e MLS REplat, ospite lo scorso venerdì 17 novembre a Milano dell’evento organizzato in occasione dell’annuale presentazione del report redatto da Gerardo Paterna, “Reti e Aggregazioni  Immobiliari”. Dal palco dello spazio di coworking milanese Copernico, e in compagnia della presidente di Solo Affitti Silvia Spronelli e del presidente di RE/Max Dario Castiglia, il principale responsabile della diffusione dei sistemi Multiple Listing Service in Italia – il suo MLS REplat connette ogni giorno oltre 3.600 operatori immobiliari – ha avuto come spesso gli capita parole di incitamento nei confronti della categoria degli agenti immobiliari.

Il talk show, moderato dal padrone di casa Gerardo Paterna, ha messo in evidenza i dati più importanti emersi dallo studio appena pubblicato. Innanzitutto, come affermato dallo stesso host dell’evento, “salta agli occhi l’aumento del numero degli intermediari immobiliari, identificato in un +1.75% rispetto al 2016 (sono circa 46mila oggi, ndr); anche se più importante ancora è l’atteso aumento del numero degli affiliati a network in franchising dopo anni di caduta libera (negli anni della crisi economica il franchising in Italia ha perso circa il 35% degli esercizi): +8.52% rispetto al 2016. Oggi il 10,61 % degli agenti immobiliari presenti sul mercato è affiliato in franchising”.

“I problemi della categoria non hanno certamente a che fare con il numero dei professionisti impegnati, a mio parere”, ha detto il presidente Barbato. “Quella di agente immobiliare è una professione sempre più complessa, che affronta ogni giorno nuovi e sempre diversi competitor, e che ha bisogno quindi di aggiornarsi costantemente per tenersi al passo. In questo senso vale l’esempio degli Stati Uniti, patria dei sistemi MLS in cui ogni anno i realtors devono sostenere esami di aggiornamento. Sui numeri sono d’accordo con Dario (Castiglia, ndr), quando dice che il mercato è selettivo: alla fine chi fa del suo lavoro un’opera d’arte, chi non improvvisa, è sicuro di stagliarsi tra la folla. A maggior ragione perché come agenti immobiliari trattiamo il bene più prezioso per gli italiani, la casa”.

Paterna si sofferma quindi sulla relazione tra il numero di compravendite e il numero di affiliazioni in franchising negli ultimi anni in Italia, facendo notare una indicativa simbiosi tra i due trend: all’aumentare del primo, in particolare dagli anni della crisi in poi, corrisponde infatti un incremento del secondo. “La forza di franchisor sta nell’anticipare le tendenze del mercato e dotare i suoi affiliati di servizi che gli consentano di superare i periodi di flessione del mercato in modo virtuoso”, ha detto Silvia Spronelli, “un po’ come è accaduto con Solo Affitti quando abbiamo scelto MLS REplat come partner qualche anno fa, un sodalizio proficuo e ancora in essere”.

“L’MLS è lo strumento anti-crisi per eccellenza, essendo stato sdoganato negli Stati Uniti proprio dopo il 1929. Non mi sorprende quindi che proprio negli anni della recente recessione i sistemi MLS si siano rafforzati – prosegue Barbato – così come non mi sorprenderei se andassimo a guardare il numero di agenzie in franchising che durante la crisi hanno dovuto abbassare la saracinesca. Sono certo che scopriremmo che sono meno di quelle indipendenti. Del resto, se è vero che nessuno è al sicuro quando si passa da 840mila compravendite all’anno ad appena 400mila, è anche vero che l’organizzazione di un franchisor strutturato, la forza del suo brand e la capacità di prevedere il cambiamento grazie all’adozione di strumenti innovativi come il Multiple Listing Service, aiuta i piccoli imprenditori a superare i momenti più difficili. Passata la crisi, altre sfide stanno già arrivando per chi fa il nostro mestiere: pensate ai nuovi competitor, alle banche o a colossi come Amazon o Facebook. Tutti vogliono fare il nostro mestiere, forse perché è la professione migliore che c’è!”.

Nell’analisi dei dati del Report 2017, poi, emerge anche una piccola fetta di nuove microreti che sarebbero la principale causa della flessione del colosso MLS REplat (stabile appena sotto il 9% della quota mercato nazionale) sul mercato dei software per la condivisione immobiliare, seppur questi piccoli network, evidenzia Gerardo Paterna, “siano spesso vincolati a territori ristretti o a realtà comunque non di respiro nazionali e seppur MLS REplat nel 2017 non ancora concluso abbia prodotto oltre 7mila collaborazioni immobiliari per un totale di quasi 65 milioni di euro di provvigioni”. “La fiducia tra colleghi è la chiave per il successo dell’MLS”, risponde Roberto Barbato, “ma nel nostro settore in Italia veniamo da decenni in cui ci è stato insegnato a diffidare del collega, a pensare che fosse il nemico. La collaborazione è un modo di pensare prima di tutto, la coesione tra agenti immobiliari ne è la naturale conseguenza. L’MLS è un prodotto nato sulla carta alla fine del 1800 negli Stati Uniti. Noi l’abbiamo portato in Italia appena diciassette anni fa. Diamogli tempo, e crescerà per affrontare tutte le sfide che verranno”.

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